Si tratta di una delle questioni più difficili da affrontare in ambito aziendale, quella del furto di informazioni attraverso la sottrazione di documenti importanti. Sempre più spesso, fatti come questo sono da ricollegare a questioni di spionaggio industriale, in una serie di casistiche che farebbero arrossire le delicate operazioni di spionaggio tra paesi durante la guerra fredda. La concorrenza al giorno d’oggi, purtroppo, passa anche dal furto di documenti sensibili riguardo i nuovi progetti in procinto di essere lanciati dalle aziende che operano in qualsiasi settore del mercato globale. Resta, dunque, piuttosto facile immaginare come, a differenza degli anni passati, siano aumentati in maniera sensibile i furti di documenti utili per attivare una sorta di concorrenza sleale che, al novero dei fatti, resta anche odiosa.

Tralasciando le motivazioni, si può oggi riconoscere come, almeno per quel che riguarda il corso delle successive indagini, non è affatto facile riuscire a stabilire modalità e pratica dei furti di informazioni aziendali. Una problematica che è sorta appena da pochi anni, per via dell’innovazione tecnologica, che non solo ha consentito lo stoccaggio di documenti sensibili non più nei classici faldoni o su supporti come floppy disc o cd, ma anche in ambienti virtuali ribattezzati “cloud”, che nella nostra lingua sta a significare “nuvola”. Molti operatori preferiscono salvare tale documentazioni sul cloud per non sovraccaricare troppo i propri computer.

L’utilizzo di questo sistema sta però mostrando alcuni dei suoi rovesci più difficili da controllare, cioè l’hackeraggio dei profili in cloud e la sottrazione di documenti. Questo tipo di disagio è accentuato dal fatto che, in via definitiva, una vera e propria soluzione non esiste. Per quante “porte” di sicurezza si provi a mettere per salvaguardare i propri documenti, ci sarà sempre qualcuno in grado di superarle prima o poi. La questione, in questo senso, risulta essere davvero di difficile soluzione. Per quel che riguarda, invece, il furto di informazioni aziendali in cartaceo la soluzione è a portata di mano e si chiama distruggidocumenti. Questo device è, insieme alla stampante ed al computer, quello che non dovrebbe mancare mai in ufficio. L’utilità di un distruggidocumenti è assoluta in ufficio così come a casa. Invece di passare giornate intere a piegare e strappare documenti sensibili come certificazioni in copia ed autorizzazioni, sarà sufficiente far passare un foglio attraverso il filtro del distruggidocumenti per ridurlo in tanti piccolissimi pezzi indistinguibili tra loro.

La cosa più importante nella scelta del distruggidocumenti da dare in dotazione alla vostra azienda è la relativa importanza dei documenti da distruggere. Esistono, infatti, diverse opzioni per la distruzione che riguardano la dimensione delle stringhe al taglio. Si può partire da poco più di 300 frammenti 4x50 mm su un foglio A4, fino ai 15.000 frammenti 0,8x5 mm. Una capacità distruttiva che può funzionare anche per tanti altri materiali oltre la semplice carta, come la plastica di documenti in tessere oppure quella di supporti come i cd. Una praticità che non solo vi terrà completamente al sicuro dai furti, ma che vi farà risparmiare tempo nel vostro lavoro quotidiano. Perché il tempo è denaro.